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ram•a,  con  liOtcvolc  difft'renziaziouc  sis1 cma.tica  c  con  qualch('
                     carattel'c  di  pdmitività  til{petto  alle  specie  affini,  rhc  banno  la-
                     sciato  stazioni  di  l'<'litto  a~soluta.mcnte isola.tc.
                         Dal  pu.nto  di  vis1.a  sistematico  la  sit.uaziom·  ù  chtnqnc  molto
                     divors~:.,  per  le  vario  enti.tà  soprc.~.nomin ate,  che  semùrano  e.-serP
                     in  relazione  con  la  cat;cua,  montn.ua  sudrlctta,  o ciò  antomatica-
                     mcute  ci  porta  a  prospettarci  un  altro  problema.  Arrunessa  ln
                     prcsc•nza  di  queste  dne  catene  montane, poste  alla  stestla  la.titu-
                     cliuC'  ed  i1t  continuazione  l'una  dell'altra,  che  in  sensu  biologic·o
                     :wmbl'ano  comportarsi,  per lo  meno  da certi  punti  eli  vista,  come
                     nmL  entità  nnica,  qun.nt.o  possono  e~ser  dura.ti  i  possibili  con-
                     1·<"\JW  tra.  la,  eatcna  norrl  siciliana  c  la  catemL  nord  africa.n::L ~  o
                     l)in ttoFJto  uon  ~-;i  ò  ti'MLat.o  in  realtà  di  più  contatti  realizzati  i11
                     t.crupi  succc•sr.;ivi '!  PrcmeLtiamo  subito  ello a  quost.i  coutM.ti,  clw
                     dovono  csseri'i  Rvolti  JH'<'Snmibilmcnte  dl!J'ant<'  il  ~!lioccm·,  rit€'-
                     uiamo  di  dovcl'  claro  la,  massima  importa.nza  per  la  costituzion<·
                     del  pOJ>Olamento  vegetale  eli  1\farettimo;  dicendo  ciò  intC>ndiamo
                     pal'lare  di  tuLte  le  piante  o  non  soltanto  di  qnell<'  rare,  a.nchc  S<'
                     quC'stc  vengono  ge.ncralmonto  scelte  per  r icavarne  qualche  Lndi-
                     cazione  ~ullc vie  seg1Lite  dalla  colonizzazione,  indicazion<'  che  IL·
                     pianto  più  comuni  non  polìsono  appunto  dare.
                        A  qncst.o  propo. ito,  se  ca.lcoliamo  l'iudice  di  comuna.uzt~  fnL
                     l~L  flon~ di  M.arcttimo  c  quella  clelh•  Algeria  e  della  Tunisia,  ve-
                     diamo che  il  91 % delle  specie  della  nost..a  isola  si  tl'ova  in Alge-
                     l'ia,  mentl'C l' 87  % si  trova.  in  TLUlisia.  Vi  è  quindi  uno  sca.rto,
                     R ia  pur  lieve,  a  favore  dell'Algeria :  delle  6G  specie  di MareWmo
                     che  mancano  ~Llla Tunisia  25  si  trova.no  in  Algeria,  montro  sono
                     ~Soltanto '1 le  specie  di  Ma.rcttimo che  si  trovano in  'l'unisia  c  non
                     in  Algeria ..  Anche  ~>C  conviene  f~nda.r cauti  nel  dar  troppo  va.Lore
                     }t simill  dati, nou si può  non l'iconoscernc  il significato particolare,
                     qmwdo  si  pensi  che  ogni  connessione  posteriore,  o  speeia,Jmente
                     quelle  realizzate  per  ponti  di  terra  du.rante  il Quat.ernllrio,  ha
                     unito  M:areLt.imo  pitt  direttamente  con  la  T unisia.  che  coll'Algeria
                     e  quiJHli tle,,e ~wer facilitato  semmai lo  scambio con quest'lùtima,
                     come  del  resto  lo  dimostrano  le  poche  specie  presenti in Tunisia
                     o  non  in Algeria,  che sono  quasi  tutte linùtate all'isola di Zcmbra
                     ed  a  Ca.po  Bon.
                        I  du.ti  geologici  che  potrebbero  a.iutarci  a,  chiarire  la  varia
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